Salice

Salice bianco

Salix alba

Albero a foglie caduche alto fino a 20 m. a tronco diritto e corona ampia, rami lunghi ascendenti e divaricati di colore grigio argenteo, ramuli giallo bruni, lisci ed elastici, dapprima sericei poi glabrescenti con l'eta'.

La corteccia e' grigio verdastra e liscia da giovane, poi piu' scura e screpolata.

Foglie alterne brevemente picciolate, a lamina lanceolato acuminata lunghe (5-10 cm.x 1-2 cm.) gradualmente attenuata all'estremita', con la larghezza maggiore nella meta' basale, margini seghettati finemente, verde lucido di sopra, piu' pallida e tomentosa sotto (argento sericea).

I fiori in amenti densi sono contemporanei alla fogliazione, i maschili (di 7 cm. con 2 stami e antere gialle) e i femminili (5 cm. piu' esili) sono portati da soggetti diversi (specie dioica). Fiorisce in marzo- aprile.

Il frutto e' una capsula glabra quasi sessile con molti piccoli semi cotonosi.

Il Salice bianco e' presente in Europa, Asia, Africa settentrionale, e per coltivazione in America settentrionale. In Italia e' presente ovunque dal piano basale al quello montano, sulle Alpi sale fino a 900 m.

Specie eliofila ed igrofila preferisce suoli freschi e profondi sulle rive di corsi d'acqua dove puo' formare boschi rapariali, spesso in consociazione con il Pioppo nero ed Ontani; e' simile al Salice fragile con cui spesso si ibrida.

Il Salice bianco ha una importante funzione come specie adatta a consolidare terreni di ripa e franosi, a volte si coltiva a capitozza per la produzione di vimini e pertiche (i migliori vimini sono forniti dalla varieta' vitellina che ha rami piu' flessibili e tenaci); il legno, leggero ad alburno bianco e durame rosato non ha grande pregio e viene usato per tavolame, imballaggi e per la produzione di cellulosa.