Pigo

Per la sua sagoma, Il pigo può ricordare il più diffuso triotto, m da questo differisce per altri elementi come la livrea e le dimensioni. Il corpo ha il dorso alto con squame arrotondate ed è reso vischioso dal muco prodotto da numerose ghiandole. La testa del pigo è piccola, con occhio grande e muso appuntito, dal taglio rivolto all'insù. È privo di denti, sostituiti come negli altri ciprinidi, da placche faringee. Il pigo raggiunge al massimo i 50 cm di lunghezza, ma più frequentemente si pescano esemplari compresi tra i 30 e i 40 cm. Anche per il peso, che si aggira solitamente dai 500 g al chilo e mezzo, vi possono essere eccezioni; alcuni esemplari arrivano fino a 3 kg. I colori della livrea differenziano il pigo dal cavedano e dalla scardola, con i quali viene confuso a causa del ventre argentee. In realtà, il pigo ha tinte meno argentate, Il suo dorso è infatti grigio verdastro e sfuma sui fianchi in un colore giallastro bronzeo con riflessi dorati.

NOME LATINO: Rutilus pigus (Lacepède 1804)
FAMIGLIA: Cyprinidae
ORDINE: Cypriniformes

MORFOLOGIA: corpo affusolato e compresso lateralmente; testa piccola e bocca molto piccola situata inferiormente; grosse squame circolari; colorazione bruno-verdastra sul dorso che va schiarendosi sui lati, bianco il ventre.
TAGLIA: 25-30 cm (300 g); raramente 40-50 cm (1 kg).
DISTRIBUZIONE: grandi laghi e fiumi dell'Italia settentrionale.
HABITAT: litorali scoscesi e laghi profondi.
ALIMENTAZIONE: materiale vegetale ed invertebrati bentonici.
RIPRODUZIONE: depone in Aprile-Maggio su pietre e piante acquatiche in bassi fondali; le uova sono piccole (1 mm di diametro) e schiudono in 4-10 giorni.
VAL. ECONOMICO: modesto.

(tratto da pescaonline)