scardola

Il corpo della scardola è tozzo e la linea mediana dorsale e arcuata, per cui la sua forma risulta ovale. Le squame sono grandi, lucenti e circolari, e si differenziano nettamente le une dalle altre. La pinna dosale, situata tra le ventrali e quella anale, è costituita da una dozzina di raggi, di cui i primi due o tre no sono divisi. La pinna caudale di medie dimensioni ed è caratterizzata da un'incisione centrale che la separa in due lobi. Sul dorso la scardola e verde bruna, sui fianchi giallo verde, mentre sul ventre è argentea. Sulle pinne si osservano sfumature rosse o aranciate; negli esemplari giovani la pinna caudale è decisamente rossa. Ha la bocca rivolta obliquamente verso l'alto con labbra prive di barbigli. La testa è piuttosto piccola; gli occhi sono grandi e di coloro rosso, caratteristica da cui deriva il nome scientifico, nonché gran parte di quelli dialettali italiani e quelli stranieri. Raramente supera i 20 cm di lunghezza e solo verso i dieci anni d'età raggiunge il peso di 200-400 g. Capita ma solo raramente, di pescare scardole da record, lunghe fino a 40 cm e dal peso di circa un chilogrammo.

NOME LATINO: Scardinius erythrophthalmus (Linnaeus 1758)
FAMIGLIA: Cyprinidae
ORDINE: Cypriniformes
NOME INGLESE: Rudd
NOMI DIALETTALI: Scavarda (Piem.); Piotta, Sgarsola, Sgardel (Lomb.); Scardeva, Sgiardul (Ven.); Scherdua, Scherdula, Sgherza (Emil.); Scardafa (Umb. & Laz.); Scalbatra (Tosc.); Marocchio, Scardafa (Abr.)

MORFOLOGIA: forma del corpo ovale, compressa lateralmente; bocca leggermente rivolta verso l'alto; squame circolari grandi; iride dell'occhio di colore dorato con riflessi rossi; colorazione bruna sul dorso, giallo dorata sui fianchi, argentea sul ventre, pinne più o meno intensamente colorate di rosso.
TAGLIA: 20-30 cm (200-400 g), più raramente 35-40 cm (500- 1000 g).
DISTRIBUZIONE: in tutta l'Italia settentrionale e peninsulare, Sicilia inclusa.
HABITAT: nei laghi ed ambienti stagnanti in generale ed in fiumi a corrente molto moderata con abbondanza di vegetazione acquatica; ha abitudini gregarie.
ALIMENTAZIONE: materiale vegetale ed invertebrati acquatici sia planctonici che bentonici.
RIPRODUZIONE: riproduce tra Aprile e Giugno, ma, in ambienti favorevoli, si possono avere diverse ondate riproduttive fino ad Agosto; il numero di uova è molto alto (oltre 200.000 per kg di femmina, diametro 1,5 mm) e vengono deposte su piante acquatiche; la schiusa avviene in 3-10 giorni in relazione alla temperatura dell'acqua; le larve rimangono attaccate alle piante fino al riassorbimento totale del sacco vitellino (3-4 giorni). I maschi sono maturi a due anni, le femmine a tre.
VAL. ECONOMICO: molto scarso.

(tratto pescaonline)